Progetto Humus
Il progetto Humus nasce in risposta alle istanze poste dal Piano Regionale delle politiche familiari 2020/2022, con l’obiettivo di definire e realizzare un articolato intervento, a valenza regionale, che, a partire da un monitoraggio dell’esistente, accompagni nell’attuazione di quanto delineato dal Piano Regionale delle Politiche Sociali, tutti i soggetti, pubblici e privati, nonché gli stakeholders coinvolti nell’erogazione di servizi a sostegno delle responsabilità genitoriali e della tutela dei minori.
Gli interventi fanno ricorso alla formazione e supervisione tese a rendere omogenei percorsi, approcci, metodologie nonché fornendo strumenti per consentire processi corretti di monitoraggio e valutazione degli interventi.
Il Dipartimento Welfare promotore e regista del progetto ha scelto il nuovo istituto della “co-progettazione” per la prima volta in Puglia per coinvolgere sei realtà del Terzo settore con esperienza pluriennale e consolidata in diversi territori regionali, in un lavoro complesso e articolato che si è svolto in due anni da marzo 2022 a marzo 2024.
Può essere utile ricordare che attraverso il processo di co-progettazione l’ente pubblico istituzionalmente responsabile degli interventi in un settore di interesse generale, guida il procedimento conducendo gli enti del Terzo settore ed eventuali altri enti pubblici le cui competenze siano ad intersezione con il settore in questione, in un lavoro congiunto per definire e realizzare interventi finalizzati a soddisfare bisogni definiti nell’ambito dei settori di
interesse generale.
Il Progetto Humus si pone, quindi, una doppia sfida: raggiungere gli obiettivi preposti, facendolo attraverso un processo innovativo. Le sei realtà del Terzo Settore coinvolte sono:
ATI Coop. sociale Itaca - Coop. sociale Zorba; ATI Coop. sociale Progetto Città - Consorzio
Elpendù ; Fondazione Onlus Giovanni Paolo II; ATI Coop. sociale MediHospes - Ass. AMA; ATI; Coop. sociale Nuove Prospettive - Ass. Una famiglia in più - APS Don Bosco; Cooperativa sociale San Riccardo Pampuri, hanno quindi lavorato ad un progetto esecutivo esecutivo articolato in quattro linee di azione specifiche ed una linea d’azione trasversale di coordinamento e comunicazione:
• AZIONE 1: Implementazione del sistema di monitoraggio quali-quantitativo.
• AZIONE 2: Formazione, aggiornamento, supervisione delle competenze professionali.
• AZIONE 3: Promozione del protagonismo delle famiglie e costruzione di alleanze pubblico-privato.
• AZIONE 4: Monitoraggio e messa in rete delle esperienze più significative in materia di accoglienza familiare e prevenzione dell’istituzionalizzazione.
Le molteplici attività sono costitutite da focus group, eventi di formazione, workshop etc., oltre ad un evento finale di restituzione dei risultati con i partner della co-progettazione.