Resilienza Marginale, presentato il 20 marzo a Valona il Piano strategico delle vocazioni territoriali
Resilienza Marginale, presentato il 20 marzo a Valona il Piano strategico delle vocazioni territoriali
Due alberi gemelli, radicati nello stesso terreno e i cui rami si sviluppano fino ad intrecciarsi: con questa immagine è stato raffigurato il Piano strategico delle vocazioni territoriali, un documento di pianificazione strategica dell'area vasta di Valona, realizzato nell'ambito del progetto Resilienza marginale, finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo, di cui Regione Puglia è capofila.
Il documento realizzato da ASSET- Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio di Regione Puglia, è stato presentato martedì 20 marzo 2024 a Valona alla presenza dei rappresentanti istituzionali dei partner di progetto. In apertura, i saluti del sindaco di Valona, Ermal Dredha , del Presidente della Regione Ervis Mocka, dell’Assessore allo Sviluppo economico di Regione Puglia, Alessandro Delli Noci e della Console generale d'Italia a Valona, Ida Palmieri.
Il Sindaco Ermal Dredha ha parlato della forte vocazione turistica di Valona, che sta investendo sia sul miglioramento della ricettività che dei servizi connessi: un progetto ambizioso che ha come elementi principali la realizzazione del lungomare che si estenderà per 14 km a sud della città e l’aeroporto. Da qui la responsabilità della città di fare da traino per lo sviluppo delle aree limitrofe.
Il Presidente della Regione di Valona, Ervis Mocka ha ricordato il contributo della Regione di Valona alla redazione del Piano, con l’auspicio che la visione in esso contenuta vada oltre il 2030 e rappresenti una guida per la città e per i 7 comuni del distretto: il documento segna la strategia e i passi da seguire per la sua concreta attuazione.
“Siamo orgogliosi – ha dichiarato l’Assessre allo Sviluppo economico di Regione Puglia, Alessandro Delli Noci - di accompagnare l’Albania nel processo di preadesione all’Unione europea e il lavoro fatto con il Piano strategico rappresenta una cornice importante per la crescita dell’area di Valona. Una visione che abbraccia due settori fondamentali, il turismo e l’agricoltura, che insieme concorrono a definire l’identità di un territorio. Ed è su questa che bisogna puntare per differenziarsi dal resto del mondo e diventare più attrattivi: la Puglia lo ha fatto investendo tantissimo sulla rigenerazione delle aree rurali, investendo appunto su quella identità che in questi anni è cresciuta a livello internazionale e che è stata capace di attrarre servizi di grande qualità. Perché oltre che alle strutture ricettive bisogna pensare ai servizi correlati, primo tra tutti quello dei collegamenti. Il nuovo aeroporto di Valona sarà fondamentale anche per destagionalizzare la presenza turistica, dal momento che nel Piano stesso si parla di “turismi”: differenziare l’offerta significa intercettare nuovi target e una delle sfide da cogliere potrebbe essere, cioè in continua evoluzione che colga le sfide dei tempi, che sia in grado di analizzare i dati ed elaborare analisi predittive per calibrare l’offerta in base anche ai cambiamenti delle esigenze di chi viaggia”.
Sull’importanza che il Piano riveste per lo sviluppo non solo della città, ma anche delle aree rurali a rischio spopolamento, si è concentrato l’intervento della Console Ida Palmieri: “Dopo la pandemia Valona ha visto un incremento esponenziale dei flussi turistici, ma affinché tale sviluppo sia sostenibile è fondamentale coinvolgere anche le comunità locali e le attività connesse, come l’agricoltura, attraverso iniziative di promozione dei prodotti tipici, in modo da preservare l’identità di aree urbane e rurali”.
Ad illustrare i contenuti del Piano, frutto di un processo partecipativo ed inclusivo che attraverso seminari tecnici e assemblee pubbliche, ha coinvolto amministratori pubblici, rappresentanti della società civile e operatori economici, sono stati i due consulenti che hanno curato la redazione del documento: Massimo Lupis, per ASSET e Lorela Lazaj per Regione di Valona.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata invece alla presentazione dei tre bandi attivati nell’ambito del progetto. Noè Andreano, sindaco del Comune di Casalvecchio di Puglia, ha illustrato gli obiettivi del “Percorso formativo per la Valorizzazione delle Tipicità Enogastronomiche Locali in Albania”, che mira a promuovere l'inclusione sociale dei giovani, delle donne e degli immigrati di ritorno, attraverso lo sviluppo delle competenze richieste dalle aziende e l'aumento delle opportunità lavorative nei settori dei servizi e dell'ospitalità.
Ergys Gezka, referente di Biznes Albania ha presentato invece gli interventi agevolativi previsti dal bando “Autoimprenditorialità ed Autoimpiego: Fondo Micro-credito d'Impresa” volto a sostenere la nascita di nuove imprese o il rafforzamento di microimprese esistenti nella zona di Himara, sia attraverso incentivi diretti che attraverso l'erogazione di servizi. Il microcredito offre un sostegno finanziario concreto, soprattutto a coloro che non soddisfano le condizioni o non dispongono delle risorse per entrare nel mercato del credito tradizionale, ma è finalizzato anche alla creazione di imprese giovanili, oltre che al rafforzamento delle competenze orientate alla produzione e alla vendita di prodotti lattiero-caseari.
Da ultimo il bando promosso dalla Struttura speciale Cooperazione Euro-mediterranea di Regione Puglia, per la Valorizzazione della cultura arbëreshë e della nuova diaspora tra Puglia e Albania, finalizzato a sostenere iniziative promosse da organizzazioni ed associazioni di migranti e comunità arbëreshë insediate o operative in Puglia, da realizzare in partenariato con soggetti no profit o enti pubblici operanti nell’area della Regione di Valona. L’obiettivo è favorire la conoscenza e le relazioni tra comunità territoriali attraverso azioni di natura culturale ed artistica (legate alla musica, al teatro, alle arti figurative, alla letteratura) o turistica, per la condivisione di una nuova cultura dello sviluppo locale sostenibile, della solidarietà e della cooperazione.
Il progetto “Resilienza marginale: il modello della circular economy per la valorizzazione delle vocazioni territoriali”, di cui Regione Puglia è capofila attraverso la Struttura Speciale Cooperazione Euro-mediterranea, vede impegnati amministrazioni ed enti sia pugliesi - Provincia di Lecce, Comune di Casalvecchio di Puglia, GAL Meridaunia -, che albanesi - Municipalità di Valona, Municipalità di Himara, Regione di Valona, Biznes Albania, Agenzia Nazionale della Diaspora, Ministero dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale.
Il progetto, della durata di 3 anni, è finanziato attraverso il bando AICS 2019 a sostegno dei partenariati territoriali per il conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Tra questi, quello di migliorare la capacità di programmazione degli enti locali in una prospettiva di sviluppo sostenibile del territorio in linea con i principi dell’economia circolare.
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Pubblicato il 21 marzo 2024